Franciacorta: le bollicine più eleganti d’Italia in un festival

Franciacorta, una storia lunga più di un millennio

Il nome di un grande territorio e di magnifici ed elegantissimi spumanti è semplicemente quello di Franciacorta, ne abbiamo già parlato: in questa zona, compresa tra il Monte Orfano e il Lago d’Iseo, vengono prodotti spumanti di altissima qualità, secondo quello che è il Metodo Classico.

La storia vitivinicola di questa zona è antichissima: inizia prima dell’anno Mille, quando il territorio del Lago d’Iseo era popolato da numerosi conventi monastici, che si occupavano di coltivare le vigne a uso prettamente ecclesiastico. Non dovendo pagare i dazi alle autorità locali, i loro territori presero il nome di “curtes francae”, ovvero corti affrancate dai tributi, da cui il nome “Franciacorta”.

Nonostante la sua storia si perda nella notte dei tempi, il riconoscimento della denominazione Franciacorta è piuttosto recente. È nel 1967 che il Presidente della Repubblica, con un Decreto, riconosce la denominazione. Dovremo poi aspettare gli anni ’80 per la svolta epocale per questo territorio: già, i mitici anni ’80, gli anni delle giacche con le spalline pronunciate e gli anni d’oro della musica, si potrebbe dire, il decennio più pop.

È in questi anni che gli imprenditori, gli investitori, gli avventurieri e tutti quelli che potevano permetterselo, iniziano ad acquistare in Franciacorta, dimostrando un grande fiuto negli affari nella scelta di affidarsi a enologi che il vino lo conoscevano bene. Facciamo un salto di dieci anni: siamo negli anni ’90 e da qui si può fissare la periodizzazione contemporanea della Franciacorta e del Franciacorta DOCG, con la nascita del Consorzio volontario per la tutela dei vini Franciacorta, con 29 produttori affiliati. Fine della storia (o, per meglio dire, estrema sintesi). 

Franciacorta, i tre nomi che contano (ma ce ne sarebbero anche altri): Berlucchi, Ca’ del Bosco, Bellavista

Pionieri, precursori e maestri: Berlucchi, Ca’ del Bosco e Bellavista sono nomi importanti per la Franciacorta, parliamo di gente che ha segnato tappe importanti per questa denominazione.  

Iniziamo da Berlucchi, e vi introduciamo a questa splendida cantina con una notarella un po’ scontata, una cosa che sappiamo un po’ tutti: per produrre il Franciacorta ci vuole tempo, è uno spumante che richiede pazienza, amore, passione e…pazienza (lo abbiamo già detto?!).

Inizia col nascere già vecchio, perché a 7 mesi dalla vendemmia al vino base si aggiungono i lieviti, viene poi imbottigliato per dare vita a una nuova rifermentazione che durerà altri 2 mesi. Non è finita qui: dovranno trascorrere altri 18 mesi di riposo in bottiglia sui propri lieviti, prima che ogni Franciacorta possa essere sottoposto alla sboccatura e al dosaggio. I Fratelli Berlucchi hanno ancora più pazienza, ma il gioco vale la candela: bollicine eleganti, sopraffine, cuvée che nella Franciacorta non conoscono eguali.

Passiamo a Ca’ del Bosco, la piccola casa su una collina, che di piccolo ha davvero poco: una realtà stupefacente, nei sogni di ogni appassionato franciacortino, che Maurizio Zanella, il patron, ha reso realtà: è nel sodalizio con André Dubois, che aveva alle spalle una consolidata esperienza nella Champagne e definisce l’impronta stilistica di tutti i vini di Ca’ del Bosco, che i duri iniziano a giocare. Un’idea totalmente personale di Metodo Franciacorta che merita il nome proprio di Metodo Cà del Bosco. Una serie di passaggi che mira all’eccellenza assoluta, la cura massima da riservare alle uve in vigna ma anche all’intero processo di vinificazione e spumantizzazione. Un metodo che racconta il sogno e la fiaba dei vini Ca’ del Bosco.

Bellavista, un nome che ispira già quello che poi è il terroir della Franciacorta, un panorama da sogno. Questa cantina è tutto ciò che si potrebbe definire avanguardia, coraggio, volontà ed energia. Cantina dallo stile anticonformista e riconoscibilissimo, dici Bellavista e pensi subito alla costante ricerca per creare vini di pregio elevatissimo, che raccontano l’anima di un territorio, con uno stile unico e inconfondibile.

Franciacorta: scoprila nel Festival

Ne hai sentito parlare ma non ci sei mai stato, vorresti andarci ma non sai proprio quando, ci sei già stato e vorresti ritornarci…quale occasione migliore allora, di un Festival dedicato alla Franciacorta?! Ma il Festival della Franciacorta, è ovvio. Lo conoscerete tutti, appassionati di Franciacorta o no, appassionati di vino o no, questo Festival è un’imperdibile due giorni dedicata alla scoperta di un territorio che di storia da raccontare ne ha tanta. Quando? 14 e 15 settembre (con una preview il 13). Dove? In Franciacorta, provincia di Brescia.

Gli eventi in programma sono tanti, uno più interessante dell’altro: partiamo dalla proposta di Castelveder, un suggestivo itinerario eno-gastronomico immerso tra cantina e vigneto, dove i visitatori avranno modo di conoscere i loro vini completamente in simbiosi con la natura: 20 euro a persona. Corte Fusia propone invece una degustazione guidata del Franciacorta prodotto nel 2014 e, con l’occasione, presenterà il nuovo Millesimato Dosaggio 2014: posti limitati con prenotazione obbligatoria (35 euro a persona). La Torre ci delizierà con una visita in cantina e degustazione di 4 Franciacorta abbinati a finger food. A impreziosire il percorso, una cornice sulle opere di A. Dalma, le fotografie di T. Arici e gli abiti di Collezioni La Sposa. (Prezzo: 20 euro a persona). Non mancherà il Tour in Bus 9D, un affascinante tour in bus della alla scoperta della Franciacorta con partenza da Rovato, il 15/09/2019 alle ore 14:00, con la compagnia di una guida turistica che illustrerà il territorio. Prenotazione obbligatoria. Per i più sportivi ci sarà invece, sempre il 15/9/2019 dalle 10:30 alle 13:00, il Bike tour tra le vigne, un itinerario guidato di circa 25 km tra i vigneti della cantina Bosio, con in programma una visita con degustazione a fine percorso. (Prezzo di 25 euro a persona con prenotazione obbligatoria). Chi viene?

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