Le stelle di Montalcino e le annate del Brunello

Montalcino, Vigna di Brunello

Una nuova annata di Brunello di Montalcino sta uscendo di cantina: si tratta del vino della vendemmia 2014. Eh sì, perché il Brunello di Montalcino richiede un affinamento lunghissimo, il più lungo di tutti i vini italiani, stando al periodo minimo imposto dal disciplinare della DOCG. 

Montalcino al tramonto

Ad esser precisi il Brunello può esser messo in commercio solo a partire dal mese di gennaio del 5° anno successivo alla vendemmia (dal 6° anno per la Riserva); in questo periodo per almeno 2 anni deve restare in botti di legno ad affinarsi. Una gestazione così lunga serve per smussare il carattere tosto del sangiovese cresciuto sulla collina di Montalcino e per donare al vino complessità di aromi e sapori. Il sangiovese è un’uva capricciosa, assai sensibile alle differenze di microclima, suolo, esposizione, eccetera. In alcuni anni il vino può richiedere molto tempo per equilibrarsi, in altri invece è immediatamente godibile. A dire il vero le differenze fra le annate sono molte e non si può mai generalizzare.

Come vengono valutate le annate di Brunello di Montalcino

Il Consorzio del Brunello di Montalcino tradizionalmente valuta ogni vendemmia con un numero di stelle da 1 a 5. Lo stesso che avviene per gli hotel! Ogni anno il Consorzio chiama una celebrità diversa a suggellare con un’immagine il proprio giudizio sulla vendemmia, che viene immortalata in una mattonella celebrativa. Quest’anno ad esempio Alex Zanardi ha firmato la mattonella della vendemmia 2018, che ha ricevuto 4 stelle; la 2017 era stata firmata da Sting, anch’essa a 4 stelle.

Alcune mattonelle celebrative delle vendemmie di Brunello di Montalcino

La valutazione viene fatta qualche mese dopo la raccolta dell’uva, cioè quando il vino ha appena finito la fermentazione, ma deve ancora iniziare il suo periodo di affinamento, che lo porterà col tempo a divenire Brunello. È una valutazione eseguita dai tecnici, che praticamente danno un giudizio al potenziale, che il vino di quell’annata ha di diventare un grande Brunello di Montalcino. È quindi un giudizio preventivo, o una scommessa, un po’ come se si pretendesse di dare un voto di maturità agli studenti dopo il primo anno di scuola superiore! Si capisce bene il limite di questo tipo di valutazione.

Il Brunello di Montalcino 2014

Stando alla valutazione del Consorzio la 2014 è un’annata a 3 stelle (Carlo Petrini di Slow Food aveva firmato la mattonella). Ricordiamo infatti le difficoltà climatiche dell’annata: pioggia abbondante e temperature miti a luglio e agosto hanno rallentato la maturazione dell’uva e favorito malattie fungine in vigna. Il sole di settembre e inizio ottobre è riuscito poi a scongiurare il peggio. 

Nel febbraio scorso abbiamo assaggiato i Brunello 2014 presentanti a stampa e operatori. Malgrado le criticità dell’annata, i Brunello di Montalcino 2014 non sono per niente deludenti. È vero che alcuni produttori hanno rinunciato a fare Brunello e in quell’anno hanno prodotto soltanto Rosso di Montalcino, vino più giovane e semplice. Altri hanno tuttavia accettato la sfida dell’annata difficile e spesso l’hanno vinta, sicuramente con sforzi notevoli e grandi sacrifici.

Molti dei Brunello 2014 assaggiati sono vini equilibrati, profumati e raffinati. Hanno meno struttura rispetto ad annate calde e soleggiate, hanno meno forza tannica e muscolosità; in cambio hanno una personalità elegante, profumi floreali e corpo slanciato. Sono vini immediatamente godibili, perché non devono smussare la durezza dei tannini, che sono meno presenti in quest’annata. Emerge invece il carattere più fresco e talvolta salino del sangiovese di Montalcino.

Le ultime annate di Brunello di Montalcino

2014– Vini dal carattere gentile e femminile, godibili da subito con raffinati profumi floreali; Brunello dal gusto leggiadro.

2013 – Una vendemmia ritardata rispetto agli ultimi anni ha scaturito vini dotati di acidità e tannini, dal carattere molto “classico”. Hanno un mix di austerità ed eleganza; si possono conservare per qualche anno, ma sono anche godibili adesso con un buon piatto di carne in umido.

2012 – Annata molto calda ma tutto sommato regolare (5 stelle per il Consorzio); i vini sono dotati di struttura e tannini fitti, in grado di evolvere tranquillamente negli anni.

2011 – Annata segnata da un picco di calore nella seconda parte di agosto che ha accelerato bruscamente la maturazione dell’uva. I vini sono caldi ed evoluti, da stappare senza indugio da subito.

2010 – Considerata una grandissima annata. La stagione, dopo un inizio critico, si è svolta in maniera bilanciata e ha permesso di ottenere vini armonici, capaci di invecchiare a lungo.

Guarda tutte le valutazioni delle annate sul sito del Consorzio.

Trova i Brunello di Montalcino su Vino75.com.

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