Le principali Guide dei Vini italiane: Gambero Rosso

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Se nel nostro paese i consumi di vino sono da anni in leggero calo da un punto di vista quantitativo, sta invece aumentando il numero degli appassionati che sono interessati alla qualità. La cultura del vino e più in generale dell’enogastronomia, si sta diffondendo sempre di più, portando come conseguenza una maggior richiesta d’informazioni sui prodotti e produttori.

Le Guide dei vini svolgono proprio la funzione di accompagnare i consumatori, segnalando ogni anno le bottiglie più interessanti del nostro panorama enologico. Oggi sono presenti molte Guide, con caratteristiche a volte simili, a volte frutto d’impostazioni molto diverse tra di loro. Diamo uno sguardo al panorama editoriale delle principali Guide italiane di settore partendo da una delle più storiche e importanti: il Gambero Rosso.

Gambero Rosso

Quest’anno la Guida dei Vini del Gambero Rosso ha festeggiato i 30 anni. È una delle Guide più influenti e autorevoli del mondo del vino, sia a livello nazionale, che internazionale. Ogni anno recensisce circa 20.000 etichette della Cantine più rappresentative del nostro territorio, valutando i vini con una scala che va da uno a tre bicchieri.

È stata la guida che ha avvicinato il grande pubblico all’universo del vino, facendo conoscere produttori ed etichette, che avevano spesso solo una notorietà legata al territorio o che erano famosi solo nel ristretto circolo degli addetti ai lavori.

Con la sua opera di diffusione della cultura enologia, ha dato un decisivo contributo alla rinascita del vino italiano e all’affermazione delle sue migliori eccellenze. Non dimentichiamo che poco prima della sua nascita in Italia era scoppiato lo scandalo del metanolo, che aveva provocato una ventina di morti, molte lesioni alla vista e intossicazioni gravi. Un episodio che ha fatto veramente da spartiacque per entrare in un mondo del vino più consapevole, responsabile e sottoposto a maggiori controlli da parte delle autorità di vigilanza.

Nasceva proprio in quegli anni una visione del vino come elemento importante della tradizione della cultura enogastronomica italiana, legata alla storia dei singoli territori. Nel 1987 prendevano vita Arcigola e il Seminario Permanente Luigi Veronelli, tra le prime associazioni attente alla valorizzazione del nostro patrimonio enogastonomico.

Era l’inizio di un percorso a cui ha contribuito in modo fondamentale anche la Guida dei Vini del Gambero Rosso. La prima edizione conteneva le schede di circa 1.500 vini, di cui 32 premiati con gli ambiti tre bicchieri. Fin dal principio la guida ha avuto il merito di scegliere solo ed esclusivamente in base al criterio della qualità, facendo coesistere e premiando tanto grandi Cantine famose e affermate come piccoli produttori poco conosciuti. Il direttore Editoriale era Stefano Bonilli, i due curatori erano Daniele Cernilli Carlo Petrini, affiancati da uno staff di una ventina di collaboratori.

Anche oggi, che il numero dei vini degustati e premiati è aumentato molto, è rimasta invariata la passione, la cura e la competenza con cui la redazione procede nelle valutazioni. Caratteristiche riconosciute anche a livello internazionale e che fanno della Guida dei Vini del Gambero Rosso una delle voci più indipendenti e attendibili del settore.

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