La Borgogna

La Borgogna è una regione che si trova nella Francia centro-orientale, famosa in tutto il mondo per la qualità dei suoi vini. E’ una terra ricca di storia, di testimonianze architettoniche di un glorioso passato e di splendidi scenari naturali fatti di verdi colline, boschi e foreste. Non ci soffermeremo in questa sede sugli itinerari turistici della zona, ma anche per chi non è appassionato di vini e gastronomia, la Borgogna offre un patrimonio naturalistico e artistico talmente ricco da risultare sorprendente per bellezza e fascino.

Se concentriamo la nostra attenzione sui vini, Borgogna è in tutto il mondo sinonimo di eleganza, finezza, classe, storia e tradizione. Sia i bianchi, che i rossi prodotti in questa regione rappresentano non solo dei modelli enologici di valore assoluto, ma anche due vini simbolo, due vere icone a cui ogni appassionato si avvicina con rispetto e ammirazione. La Borgogna è una delle regioni più a nord nel panorama globale delle aree vitate, con un clima fresco, ventilato, particolarmente adatto ai due vitigni che coprono quasi interamente l’area: lo chardonnay e il pinot nero. Uve che in questo terroir hanno trovato l’ambiente più adatto per esprimersi a livelli d’eccellenza assolutamente inarrivabili.

Il territorio ondulato della Borgogna offre splendide esposizioni a est e sud-est per la viticoltura. Nella fascia centrale delle colline si trovano le vigne, mentre nelle zone più alte sono state lasciate ampie e intatte zone boschive. I suoli della Borgogna risalgono al periodo geologico del Giurassico e sono di antichissima origine marina, frutto di sedimentazione e stratificazione successiva di fossili di organismi marini, sabbie e argille. Pur con le dovute differenze tra diverse zone e altitudini, si tratta di un terreno prevalentemente calcareo particolarmente adatto alla coltivazione della vite. Le origini della viticoltura risalgono addirittura al tempo dei Celti, prima dell’arrivo degli antichi Romani. Una tradizione che ha poi attraversato i millenni, anche grazie all’opera dei numerosi monasteri che popolavano il territorio e che hanno tenuto sempre viva la cultura della vite. Durante il periodo della Rivoluzione Francese, le grandi tenute terriere della nobiltà e del clero vennero espropriate e vendute ai privati. Questa ripartizione dei latifondi ha generato una parcellizzazione del territorio, che ancora oggi caratterizza la Regione. La Borgona, infatti, a differenza di Bordeaux e dei suoi grandi Chateaux, è costituita da tenute di dimensioni medio piccole e da molti vigneron che coltivano direttamente pochi ettari.

La zona di maggior pregio di tutta la Borgogna è la Côte-d’Or, abbreviazione dell’espressione Côte-d’Orient. Nonostante la fama smisurata, il territorio si estende su una stretta lingua di circa 50 chilometri, che si suddivide in due parti, a nord prende il nome di Côte de Nuits ed è la culla del pinot noir e dei grandi rossi, mentre a sud si trova la Côte de Beaune, dove si producono alcuni tra i più grandi vini bianchi del mondo, da uve chardonnay in purezza.

Il sistema di classificazione dei vini di Borgogna deriva dalla posizione, dall’esposizione e dalla composizione dei terreni di ogni singola parcella. A livello più basso della piramide qualitativa ci sono il Bourgogne Rouge e il Bourgogne Blanc, seguono i vini che riportano  l’indicazione Village, che garantisce la provenienza delle uve dell’area comunale della denominazione. A salire troviamo i vini prodotti da vigne classificate come Premier Cru e infine i celebri Grand Cru, la punta qualitativa più alta del territorio, che ricomprende mitiche denominazioni come: La Tâche, Clos de Vougeot, La Romanée, Echézeaux, Le Montrachet, Corton-Charlemagne, Bâtard-Montrachet.

A sud della Côte d’Or, troviamo la Côte Chalonnaise, zona di produzione di vini rossi e bianchi, sempre da pinot noir e chardonnay. Anche se non sono presenti Gran Cru, ci sono diversi Premier Cru di buon livello qualitativo. Tra le denominazioni più interessanti ricordiamo: Mercurey, Montagny, Rully, Givry e soprattutto Bouzeron, dove si producono i migliori vini con il vitigno autoctono a bacca bianca aligotè. Segnalimo, inoltre, che la Côte Chalonnaise è anche famosa per la produzione di spumanti Metodo Classico Crémant de Bourgogne, con aligoté, chardonnay e pinot noir.

Scendendo ancora si trova la vasta area del Mâconnais, zona di produzione principalmente di vini bianchi da uve chardonnay, ricordiamo in particolare i vini di Mâcon, Saint-Véran e soprattutto di Pouilly-Fuissé. Infine troviamo la regione del Beaujolais, in cui viene coltivato quasi esclusivamente il vitigno a bacca rossa gamay. Il vino più famoso del territorio, anche a livello internazionale, è sicuramente il Beaujolais Nouveau. Un vino fresco, fragrante e fruttato, prodotto con il procedimento della macerazione carbonica. Tra i Village più rappresentativi del territorio del Beaujolais ricordiamo: Moulin-à-Vent, Régnié, Saint-Amour, Brouilly, Chénas  e Morgon.

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