Vino rosso altoatesino: perché piace così tanto?

Oggi scopriremo quali sono i motivi che rendono i vini rossi dell’Alto Adige così amati e apprezzati da consumatori, esperti e collezionisti. La filosofia di produzione dei vini rossi altoatesini è completamente orientata alla qualità. Sono inconfondibili per gusto e raffinatezza, autentici nel carattere in quanto capaci di portare nel calice il fascino della loro terra.

Sono queste le principali caratteristiche che portano questi vini ad essere tra i preferiti dal pubblico? Scopriamolo insieme.

Vini altoatesini: perché piacciano così tanto?

La viticoltura dell’Alto Adige si distingue per numerosi aspetti che convergono verso un’identità chiara e riconoscibile: terroir, influenze climatiche, esperienza, tecniche ed approcci produttivi, passione ed amore per la propria terra.

Ci troviamo in un territorio avente vincoli precisi, dove lo spazio è riservato alla qualità più che alla quantità. I produttori, in questi luoghi, hanno saputo creare e migliorare vini diversi, molto singolari. Tutto ciò è dato dal forte attaccamento a queste terre e dal grande spirito di sacrificio e apertura al cambiamento, con uno sguardo sempre rivolto verso l’innovazione.

Questo spirito, unito al clima, alla conformazione geografica e al terreno, ha dato vita a una condizione favorevole che ha permesso di ottenere importanti risultati.

Pur distinguendosi da cantina a cantina, i vini altoatesini vantano una filosofia produttiva comune.

Lagrein e Schiava: vitigni autoctoni

Dai vigneti inizia il percorso di qualità dei vini altoatesini e l’attenzione di ogni viticoltore è rivolta a far sì che ogni tipo di uva possa esprimersi al meglio. In Trentino sono numerosi i vitigni che trovano una dimora perfetta e certamente a distinguersi in tal senso sono gli autoctoni: Lagrein e Schiava.

Lagrein

Vino autoctono e ricco di carattere affonda le sue radici a Bolzano, in particolare nell’area di Greis. Il vino che nasce dalle uve di Lagrein è tipicamente di colore rosso rubino. Tra i rossi dell’Alto Adige, il vino Lagrein stupisce sicuramente per la sua pienezza vellutata e per il suo carattere esuberante e avvolgente tipico dei vini rossi di montagna. Questo rosso altoatesino si abbina perfettamente con cibi succulenti come la carne alla griglia, i piatti di tradizione di montagna con ginepro, i funghi, la polenta o il pane nero.

Schiava – Vernatsch

In Trentino, il vitigno Schiava è da sempre uno dei più diffusi, ricordando che negli anni Settanta questo vitigno ha rappresentato il 40% di tutta la produzione altoatesina. I territori d’eccellenza per questo vitigno sono quelli di Santa Maddalena e del lago di Caldaro. L’uva Schiava si distingue per un colore rosso rubino che può essere più o meno intenso, profumi molto caratteristici di frutti rossi e acidità contenuta in bocca. Si parla di un vino poco tannico e di facile beva.

Con Schiava si intendono in realtà tre tipologie di uve: Schiava gentile, Schiava grossa e Schiava grigia. Tutte si distinguono per la capacità di adattamento a diversi ambienti, per maturazione precoce e elevata produttività.

Uve dal respiro internazionale

I due vitigni autoctoni dell’Alto Adige come abbiamo visto sono Schiava e Lagrein. Accanto a questi però vengono coltivate altre qualità d’uva più classiche che proprio tra le valli dell’Alto Adige hanno trovato un clima ideale per crescere e svilupparsi.

Tra le uve che danno un notevole contributo al patrimonio enologico di questo territorio troviamo: Pinot nero, Cabernet e Merlot. Vediamo questi vitigni, uno per uno in modo approfondito.

Pinot Nero – Blauburgunder

Rispetto ad altri vitigni, il Pinot nero costituisce in Trentino una parte modesta della produzione, anche a causa della sua non facile adattabilità ambientale e al grande impegno che richiede in lavorazione.

Tuttavia, proprio queste condizioni un po’ avverse hanno fatto sì che i risultati fossero davvero sorprendenti. Infatti, tra i vini rossi altoatesini, il Pinot nero viene considerato uno dei più esclusivi.

Il Pinot nero dell’Alto Adige è un vino pregiato ed elegante che con il suo stile unico e riconoscibile ha conquistato i palati di appassionati ed esperti.

Parliamo di un vino strutturato, vellutato ed equilibrato, un vino rosso elegante che riesce a distinguersi per l’evidente armonia tra acidità, alcolicità e tannicità. Un vino regale, che soprattutto dopo l’affinamento presenta un ventaglio aromatico di grande finezza. La morbidezza nel gusto tende a divenire sempre più intensa con l’invecchiamento.

Cabernet Sauvignon

Il Cabernet Sauvignon nasce dall’incrocio spontaneo tra Cabernet Franc e Sauvignon Blanc.

Il nome pare sia riconducibile al termine francese “sauvage” che tradotto significa “selvaggio”. Vinificate in purezza queste uve danno vita a un colore rosso rubino intenso, con sfumature tendenzialmente violacee. Un vino grintoso, con un’identità molto forte. Si distingue per essere un vino ricco di aromi di frutta rossa e scura, ma anche di sottobosco. Il vino Cabernet è deciso, robusto, con struttura e corpo che diventano sempre più forti al passare del tempo.

Il Cabernet Franc dà vita a vini di grande eleganza, inconfondibili nello stile e nelle qualità organolettiche.

Il vino è tendenzialmente di colore rosso rubino brillante. Gli aromi spaziano dalle fragole, lamponi, mirtilli e ribes, fino alla violetta e al sottobosco. Invecchiando, si fanno spazio anche note balsamiche insieme a liquirizia, cioccolato, cuoio. Il gusto è sicuramente rotondo e vivace. Per riassumere possiamo quindi affermare che i Cabernet sono, senza alcun dubbio, vini dalla personalità forte, precisa e riconoscibile.

Merlot

Il Merlot è arrivato in Trentino circa un secolo fa, facendo di questi luoghi la sua casa. Infatti, qui ha trovato le condizioni ambientali ideali per dare origine a grandi vini rossi, fruttati e corposi. Le uve di Merlot sono note per l’appetibilità, dovuta alla succosità e al profumo.

Si tratta di una varietà che viene spesso assemblata al Cabernet Sauvignon. Questo perché il Merlot è più morbido e in tal modo si bilancia perfettamente con il Cabernet, più deciso.

In purezza il Merlot si presenta con un bel colore rosso rubino intenso. Il ventaglio di aromi è ricco, partendo da sfumature di frutti di bosco sia rossi che neri, fino a note erbacee e terrose di sottobosco, fino ad evolvere nel tempo in cacao, pepe, cuoio. In bocca risulta morbido e avvolgente, un vino rosso con acidità equilibrata e tannino definito, vellutato e rotondo. Il Merlot può essere definito come il rosso fruttato dell’Alto Adige.

In Alto Adige si producono vini autentici e dal carattere inconfondibile, che comprendono i rossi tradizionali, ma anche alcuni vitigni internazionali. Schiava e Lagrein sono considerati autoctoni e occupano insieme quasi il 20% della superficie viticola della provincia. Abbiamo visto inoltre che in questi territori vengono coltivati anche il Pinot Nero e le classiche varietà bordolesi come Merlot e Cabernet Sauvignon. La gamma di vini a bacca rossa si sviluppa con sorprendente eleganza nel terroir altoatesino, tanto per l’essenza fruttata, quanto per la varietà e versatilità.

Luca Gardini

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