
Tutti abbiamo dei difetti, incluso il vino. I difetti del vino sono numerosi, individuarli e capirne le origini è abbastanza complesso.
I principali difetti del vino sono:
1 – Sentore di tappo
2 – Ossidazione
3 – Riduzione
4 – Muffe

Il “sentore di tappo”
Il difetto più fastidioso e comune nel vino è il cosiddetto “odore o sentore di tappo”. L’odore di tappo è da ricondurre al sughero. La causa di questo difetto è infatti un fungo, l’armillaria mellea, che può attaccare la corteccia della pianta da sughero da cui è stato ricavato il tappo. Il tappo ottenuto con un sughero attaccato dal fungo altera l’odore e il sapore del vino. Si tratta di un difetto sistematico che non dipende dalla qualità di una certa bottiglia, di un certo vino o dal processo di vinificazione e affinamento, ma solo dal sughero.
Per riconoscere il “sentore di tappo” occorre annusarlo subito dopo averlo estratto. Se una volta stappata la bottiglia, il tappo non “sa” di vino la bottiglia non è bevibile. Vi starete chiedendo: perché il produttore non elimina prima dell’imbottigliamento i tappi di sughero difettosi? Perché non è possibile individuare l’odore di tappo prima dell’imbottigliamento, in quanto il sentore si manifesta nel tempo.

I difetti più conosciuti
Tra gli altri difetti del vino, l’ossidazione è uno dei più interessanti. L’ossidazione si manifesta dopo una lunga e scorretta esposizione all’ossigeno, di conseguenza il vino tenderà ad avere un colore più scuro e un odore e un sapore che ricordano la mela “ammaccata” e il Madera.
Anche il difetto di riduzione merita una piccola parentesi, in quando potremmo confondere un vino leggermente ridotto, che necessita di una classica ossigenazione nel calice, con un vino colpito dalla Brett o riduzione vera e propria. Il difetto di riduzione è esattamente l’opposto del difetto di ossidazione. Mentre l’ossidazione è un’alterazione del vino causata da un prolungato contatto con l’ossigeno, la riduzione si manifesta in caso di totale assenza di ossigeno. Se durante il processo di produzione, dalla vendemmia all’imbottigliamento, l’ossigeno viene a mancare del tutto, il risultato sarà un vino ridotto, cioè un vino chiuso, che anziché manifestare i classici profumi e sentori primari, secondari e terziari presenterà uno strano sentore di uovo marcio e cavolo. Riconoscere la riduzione è più semplice del previsto.
Per completare il viaggio tra i difetti del vino, ecco qualche dettaglio sulle muffe.
Partendo dal presupposto che alcuni vini nascono proprio come “Muffati”, basti pensare ai vini caratterizzati dalla Botrytis Cinerea, la famosa Muffa Nobile che conferisce al vino sentori unici, nella maggior parte dei casi le muffe sono dei difetti del vino che causano sentori sapori molto sgradevoli.