
Il Riesling renano è una delle varietà a bacca bianca di maggior fascino e personalità. È un vitigno molto antico, probabilmente si tratta di una specie di vite addomesticata e coltivata da secoli in Germania, soprattutto nella Mosel-Saar-Ruwer, la regione in cui scorre il fiume Mosella prima di sfociare nel Reno, nei pressi della città di Coblenza. Con il suo procedere sinuoso, la Mosella scorre in un paesaggio particolarissimo. Le sue anse sono profondamente scavate nella roccia e i versanti salgono ripidi dal fiume, con terreni caratterizzati da suoli rocciosi, ricchi di ardesia, scisti e altri minerali.

Siamo vicini al confine settentrionale della coltivazione della vite, in una zona geograficamente prossima al 50° parallelo, con clima freddo, basse temperature e gelate tardive. Per questo motivo le vigne sono coltivate nei versanti esposti a sud, più caldi e
meglio riparati dai venti freddi. Sono pendii ripidi, che grazie a una buona insolazione, consentono di portare le uve a una lenta ma completa maturazione. Tuttavia è proprio in queste condizioni così estreme, che il Riesling si è perfettamente adattato, producendo
vini bianchi di rara raffinatezza, eleganza e longevità. I terreni, ricchi di ardesia scura, assorbono il calore e lo rilasciano lentamente, così come la presenza del fiume, contribuisce a mitigare un po’ le asperità del clima rigido. Le viti sono piantate su suoli ricchi di scheletro e roccia viva, che conferiscono ai vini una caratteristica connotazione minerale e quasi pietrosa.
La mineralità e la sferzante acidità, sono proprio le caratteristiche principali del Riesling, che in questo terroir produce vini di grande finezza, con un potenziale d’invecchiamento inusuale per dei bianchi. I Riesling della Mosella, possono affinarsi in bottiglia anche per decenni, conservando intatta la freschezza originaria e arricchendo il bouquet di straordinaria complessità ed eleganza. Il Riesling è un vitigno piuttosto vigoroso dalla buona produttività e con maturazione tardiva, per solito la vendemmia avviene verso metà ottobre, inizio di novembre. Per ottenere i migliori risultati è bene contenere le rese, in modo da avere un frutto con aromi più concentrati. Come accennato, è un vitigno che ama i climi freddi ed è molto resistente alle gelate. Ha infatti bisogno di temperature piuttosto basse per maturare lentamente e produrre uve aromaticamente intense. Produce grappoli piccoli, con acini dalla buccia abbastanza spessa e dai toni leggermente ambrati. Il vino ha un colore giallo paglierino brillante con riflessi verdolini. Ha un profilo olfattivo delicatamente aromatico, che cambia molto nel corso del tempo. Da giovane, esprime note di fiori bianchi, aromi fruttati
e cenni minerali. A seguito di un lungo affinamento in bottiglia, i sentori minerali diventano prevalenti e più profondi, fino a sviluppare aromi terziari complessi, che ricordano il miele, la cera, le spezie, la pietra focaia e l’idrocarburo. Ha un buon corpo e anche dopo molti anni conserva intatta la sua vibrante acidità. A parte pochi casi, difficilmente viene utilizzato il legno per l’invecchiamento del Riesling. Di solito si preferisce una maturazione in acciaio e un successivo lungo affinamento in bottiglia. Nonostante molti Riesling tedeschi abbiano un residuo zuccherino importante, la straordinaria acidità conferisce sempre ai vini un grande equilibrio.
Altra caratteristica particolare dei Riesling tedeschi è la bassa gradazione alcolica, spesso compresa tra i 12 e i 7 °C. Proprio per le sue straordinarie qualità, il Riesling è stato utilizzato per creare nuovi incroci. I più famosi sono il Müller Thurgau (Riesling-Chasselas) e il Manzoni 6.0.13, risultato dell’incrocio fra Riesling e Pinot Bianco. Nonostante circa un terzo del Riesling prodotto arrivi dalla sua regione d’origine Mosel-Saar-Ruwer e Palatinato il vitigno è diffuso in tutta l’area dell’Europa centrale, in particolare in Alsazia, Austria e Ungheria. In Italia è arrivato verso la fine dell’800 e si è ambientato particolarmente bene in Alto Adige, Oltrepò Pavese e Friuli Venezia Giulia. Nel Nuovo Mondo è coltivato soprattutto in Nuova Zelanda, Australia e in Canada per
la produzione di Icewine.