Quali vini si producono in Franciacorta?

Oggi voglio raccontarvi di una zona della Lombardia, la Franciacorta, conosciuta per i suoi vini spumanti prodotti con Metodo Classico. Questo stile di vini è apparso non molto tempo fa, parliamo del 1960, eclissando ben presto gli altri vini prodotti in questa zona.

La Franciacorta

La Franciacorta è ubicata nella regione Lombardia. Parliamo di una zona compresa tra Brescia e il Lago di Iseo, famosa per le bollicine di Franciacorta, primo Brut Italiano con rifermentazione in bottiglia ad aver avuto la classificazione DOCG.

La zona DOCG Franciacorta è ubicata in una splendida cornice della Lombardia a ovest di Brescia. Si comincia sulle colline che circondano la sponda meridionale del lago d’Iseo. Si procede scendendo verso la collina di Monte Orfano che rappresenta un confine naturale tra la Franciacorta e la Pianura Padana. Le colline furono formate durante la discesa dei ghiacciai e adesso presentano una miscela di depositi glaciali. Ci sono sia dei massi che delle macerie di calcare e formazioni alluvionali.

Un po’ di storia

Se facciamo un passo indietro possiamo dire che storicamente gli enologi della Franciacorta furono i monaci. Prima di essi si erano impegnati in vinificazione i galli, i romani e persino i longobardi. Il nome della regione deriva proprio dagli insediamenti monastici che furono esenti da imposte “curtes francae”, ovvero corti franche. La Franciacorta come zona geografica esisteva già nel XIV secolo. I suoi confini odierni furono definiti dal Doge Francesco Foscari nel 1429 quando le terre appartenevano alla Repubblica di Venezia.

I territori della Franciacorta

Oggi la Franciacorta comprende i territori di 19 Comuni della provincia di Brescia. Questi comuni sono: Adro, Brescia, Capriolo, Cazzago San Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo-Saiano e Rovato.

La zona Franciacorta: da DOC a DOCG

Zona DOC Franciacorta

La zona DOC, Denominazione di Origine Controllata, della Franciacorta formata nel 1967 è stata una delle prime regioni in Italia per la produzione di vini spumanti.

Zona DOCG Franciacorta

Nel 1995 la zona DOC Franciacorta ha ricevuto il riconoscimento della DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Secondo le regole i vini vengono prodotti seguendo il metodo classico, è prevista una seconda fermentazione in bottiglia e la separazione mediante sboccatura.

Il Disciplinare di Produzione

Le tipologie di Franciacorta ammesse dal disciplinare di produzione sono Il Franciacorta DOCG, il Franciacorta DOCG Satèn e il Franciacorta DOCG Rosé. A questi si aggiungono il Franciacorta DOCG Millesimato e il Franciacorta DOCG Riserva.

Le caratteristiche del Franciacorta

I vitigni Franciacorta

Per quanto riguarda i vitigni gli unici ammessi per la produzione di vino Franciacorta sono lo Chardonnay (bacca bianca), il Pinot Nero (bacca nera) e il Pinot Bianco (bacca bianca) fino ad un massimo del 50%. Per la denominazione Franciacorta Rosè è possibile utilizzare Chardonnay fino ad un massimo del 65% e Pinot Nero per almeno il 35%. Mentre per il Franciacorta Satèn si può impiegare Chardonnay, minimo 50% e Pinot Bianco sino ad un massimo del 50%.

Per il Franciacorta Millesimato le uve devono provenire all’85% dalla vendemmia segnalata in etichetta utilizzando vitigni Chardonnay o Pinot Nero, mentre il Pinot bianco sino a un massimo del 50%. Per il Franciacorta Riserva, che è un vino bianco spumante invecchiato, è possibile utilizzare gli stessi vitigni e nelle medesime percentuali del Millesimato, ma è necessario che il periodo di affinamento sui lieviti sia minimo di 60 mesi e che in etichetta venga indicata l’annata di produzione delle uve. 


L’affinamento

Per quanto riguarda il periodo di affinamento sui lieviti per la versione vini base sono sufficienti 18 mesi. Per il Franciacorta Rosé e Satèn sono necessari 24 mesi, 30 mesi per i millesimati e 60 mesi per la riserva. 

Non solo DOCG

In accordo con la classificazione qualitativa dei vini Franciacorta oggi riconosciuta in Italia, accanto alla denominazione Docg ci sono anche quelli facente parte della Denominazione d’Origine Controllata, ovvero i vini bianchi e rossi da tavola come “Terre di Franciacorta” o “Curtefranca”.

Il Franciacorta: caratteristiche organolettiche

Un vino Franciacorta è in genere di colore giallo paglierino con riflessi dorati o verdognoli. Differisce, invece, la versione Franciacorta Rosè che si presenta di colore rosa più o meno intenso.

L’odore è delicato, fine, con sentori di agrumi, frutta secca e crosta di pane. Al palato si presenta secco, sapido, corposo ed elegante nonché in grado di lasciare in bocca un piacevole gusto fruttato. 

La caratteristica principale di un vino Franciacorta è però il perlage fine, intenso e persistente e la spuma molto ricca. Caratteristiche proprie dei vini spumante di altissima qualità come appunto il Franciacorta e lo Champagne.

Temperatura di servizio

Per gustare un bicchiere di Franciacorta la temperatura di servizio deve essere in media di 6°/8° C.

Gli abbinamenti

Per quanto riguarda gli abbinamenti il Franciacorta è un vino in grado di “sposarsi” con piatti diversi, come antipasti leggeri, primi e secondi a base di carne e pesce nonché con formaggi.

Nello specifico ogni tipologia di Franciacorta si adatta a determinati tipi di pietanze. Ad esempio, il Franciacorta Brut è ideale per aperitivi e pizze, il Franciacorta millesimato pas dosé è perfetto per i risotti mentre il Franciacorta demi sec si abbina alla perfezione con la piccola pasticceria.

La tipologia Franciacorta Satèn è perfetta con i piatti a base di pesce e le crudità di mare. Invece, il Franciacorta Rosé si abbina bene a uova, nella versione millesimato ed extra brut, e con i dolci nella tipologia demi sec. Si tratta di un vino che è possibile gustare dall’aperitivo al dolce e per non sbagliare mai l’abbinamento si consiglia sempre di considerare il grado zuccherino del vino stesso.

Le cantine in Franciacorta

Tra le cantine in Franciacorta troviamo molti nomi importanti. Ne cito alcuni:

Berlucchi

Sessant’anni fa l’enologo Franco Ziliani propose all’imprenditore Guido Berlucchi di produrre uno spumante alla maniera francese. Così facendo i due scrissero una pagina fondamentale della storia dell’enologia italiana, rendendo la Franciacorta una terra di bollicine di altissima qualità. Le prime tremila bottiglie prodotte da Berlucchi portano la data del 1961.

Monte Rossa

Quello di Paolo Rabotti è progetto raffinato, che prima di altri introduce concetti moderni. Sopra tutti l’idea di un vino evoluto, figlio di scelte ben precise in ogni tappa della produzione, alla costante ricerca della qualità.

Ca’ del Bosco

Senza dubbio una tra le realtà più conosciute. Un nome che evoca valori come qualità, pregio, stile italiano: Ca’ del Bosco è tra le prime cantine a saper cogliere l’essenza del territorio Franciacorta.

Bellavista

Altro nome di spicco nel mondo Franciacorta, si tratta di una cantina nata come piccola realtà familiare e che a fine anni Settanta dà il via a un processo di trasformazione esclusivo dal quale viene fuori un’azienda forte e consolidata, meritevole di grandi lodi.

Antica Fratta

Una cantina che ha sposato la causa Franciacorta racchiudendo ogni sfumatura di questo territorio nei suoi vini: Antica Fratta è l’essenza di Franciacorta.

Fratelli Berlucchi

Una delle cantine più antiche della Franciacorta che si distingue per un legame lunghissimo e ben saldo con questa terra. È da tre generazioni che la cantina è protagonista in Franciacorta, con vigneti che si estendono tra Borgonato e Cortefranca, in provincia di Brescia, parliamo di 70 ettari coltivati secondo i vincoli della Comunità Europea in materia di sostenibilità ambientale.

Uberti

Altro nome, altra importante cantina in Franciacorta, conferma di quanto il passato sia protagonista in questa terra. Le origini dell’azienda, infatti, risalgono addirittura al 1793, quando Agostino Uberti divenne proprietario di una piccola cascina e dei vigneti circostanti ad Erbusco.

La Franciacorta è un territorio incantevole, fatto di realtà produttive straordinarie e frutti che si fanno apprezzare anche oltre i confini nazionali: in Franciacorta i vini costituiscono un valore in crescita, poiché in una delle zone spumantistiche più importanti d’Italia.

Franciacorta è una terra, un metodo e un vino. Ma dire spumante Franciacorta è quasi ridondante. Il Franciacorta basta a sé stesso e, del resto, il disciplinare vieta in etichetta l’uso dei termini “vino spumante”.

Luca Gardini

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