
Oggi vi racconterò del Nobile di Montepulciano, uno dei più antichi e pregiati vini della Toscana. È prodotto con le uve di un particolare clone di Sangiovese che a Montepulciano prende il nome di Prugnolo Gentile, per via dello spiccato profumo di prugna che concede al vino. Come tutti i grandi vini toscani è molto forte il legame che si è creato nei secoli tra Sangiovese e terroir. I produttori non sono molteplici e la zona di produzione originale non è stata eccessivamente ampliata.
Vi starete chiedendo, ma quindi qual è il suo segreto? In assoluto il suolo. Un’alternanza di sabbie e argille che mescolandosi hanno creato condizioni ideali per produrre vini di struttura, profumati, ma con tannini fini.
Il Vino Nobile di Montepulciano è un vino DOCG, un vino a denominazione di origine controllata, il massimo riconoscimento nel mondo del vino italiano. Vi parlerò di storia e origini di questo vino ed il motivo per il quale viene definito il vino Nobile.
Un vino meraviglioso che racconta, ormai da millenni, uno stretto legame con il territorio attraverso i sapori e la passione dei suoi produttori. Spero di avervi incuriosito, buona lettura!

Le origini del vino Nobile
La storia del Vino Nobile di Montepulciano è secolare. Affonda le sue radici nell’epoca etrusca a cui risalgono i primi reperti archeologici su questo vino.
Esistono testimonianze di questo nelle Storie dello storico romano Tito Livio nel 55 a.C. Riferisce di un arrivo dei Galli nelle terre d’Etruria attratti proprio dal vino delle colline in Valdichiana Senese. Il vino Nobile ha continuato a farsi conoscere ed apprezzare nel corso dei secoli. Inoltre, come prova della qualità del prodotto possiamo pensare a Sante Lancerio. Fu il bottigliere di Papa Paolo III (1530) e forse primo sommelier della storia e ha definito spesso questo prodotto come “vino da Signori”.
Il vino Nobile di Montepulciano compare anche in alcune opere della letteratura francese. Per esempio, nel Conte di Montecristo di Alexandre Dumas, il protagonista si trova sull’isola di Montecristo in compagnia di Jacopo bevono “un fiasco di vino di Montepulciano”.
Le origini del Vino Nobile di Montepulciano sono come detto davvero antichissime, un prodotto apprezzatissimo ancora oggi nel nostro Paese e in tutto il mondo. La storia di questo vino si lega, come detto nell’introduzione, al territorio di origine di Montepulciano, tra le meravigliose colline della Toscana.
Che cos’è il Vino Nobile?
Il Vino Nobile di Montepulciano come accennato è una Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
D.O.C. dal 12 luglio del 1966, successivamente D.O.C.G. dal 1° luglio del 1980. Questo grazie alla reputazione e al successo ottenuto negli anni sia a livello nazionale che internazionale. Si tratta del primo vino italiano ad avere ottenuto la D.O.C.G., primato che condivide con il Brunello di Montalcino.
Inoltre, come viene ricordato nel disciplinare di produzione è “il primo vino in assoluto in Italia ad avere apposto il contrassegno sostitutivo della fascetta di Stato da apporre sui sistemi di chiusura della bottiglia come sistema anti sofisticazione che certifica l’autenticità del prodotto a garanzia della sua origine”.

Eccellenza del vino Nobile
Il Vino Nobile di Montepulciano è conosciuto, in Italia e all’estero, tra i prodotti enologici più apprezzati e rinomati. Il suo successo si deve alla generosa terra della Valdichiana Senese, nel sud-est della Toscana. Precisamente, questo vino viene coltivato e lavorato unicamente nel comune di Montepulciano, dove proprio la produzione di vino Nobile è considerevolmente aumentata nel corso del tempo. Il borgo toscano, quindi, è sicuramente il primo fattore di qualità del Vino Nobile.
Perché si chiama Nobile?
La domanda sorge spontanea: perché si chiama Nobile? Sì, può dire che la discussione è ancora in corso. Una delle ipotesi più accreditate sostiene che questo era un vino per nobili, ovvero per l’aristocrazia toscana. Una seconda ipotesi, invece, afferma che il nome deriva dai produttori di questo vino, appunto alcuni nobili di Montepulciano che hanno da sempre considerato questa attività estremamente importante per il territorio.
Le caratteristiche del Vino Nobile
Parliamo, come già accennato, delle caratteristiche del Vino Nobile di Montepulciano che può essere prodotto solo ed esclusivamente nel comune toscano di Montepulciano, in Toscana. Il disciplinare stabilisce un terroir di ben 165 km quadrati estesi su una dorsale collinare, situato ad un’altitudine che varia dai 250 ai 600 metri sopra il livello del mare.
Per quanto riguarda l’uvaggio in sé, il disciplinare dispone di una normativa ben chiara e definita: le uve Sangiovese, definite localmente Prugnolo Gentile, devono costituire almeno il 70% del vino, mentre il restante 30% prevede l’utilizzo di vitigni a bacche rosse idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La resa di questo prodotto è di 80 quintali per ettaro.
Il legame con il territorio toscano, aspetto di primaria importanza notificato dal principio, è dunque impossibile da sciogliere, come dimostrano anche le procedure di affinamento, ovvero vinificazione ed invecchiamento, che devono essere eseguite esclusivamente a Montepulciano. Per quanto concerne il processo di invecchiamento, il Vino Nobile di Montepulciano copre un periodo minimo di due anni a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia, tre anni nel caso in cui sia Riserva.
Il Nobile di Montepulciano
Il Nobile di Montepulciano ha un’intensa colorazione rosso brillante che tende al granato con il passare degli anni e quindi con l’invecchiamento. Il bouquet di aromi è variegato e complesso: a note fruttate di amarena e prugna si aggiungono sentori floreali di viola e sensazioni speziate dalla liquirizia, vaniglia e cannella. Al palato risulta decisamente strutturato, corposo e robusto, con una tannicità evidente che garantisce una notevole capacità di conservazione nel tempo.
Nobile e Montepulciano d’Abruzzo a confronto
Non farti ingannare dal nome! Vino Nobile di Montepulciano e Montepulciano d’Abruzzo sono due denominazioni e vini completamente diversi.
A proposito dei nomi, è fondamentale precisare che, nel 2020, è stata introdotta un’importante novità nelle norme di etichettatura del Vino Nobile di Montepulciano, nello specifico, l’obbligo di riportare in etichetta il termine geografico regionale “Toscana”, in aggiunta alla denominazione, per evitare confusione appunto con il Montepulciano d’Abruzzo.
Le nuove norme di etichettatura del Vino Nobile di Montepulciano servono proprio per evitare che il consumatore possa confondersi con il Montepulciano d’Abruzzo.
Il Vino Nobile di Montepulciano si produce a Montepulciano da uve Sangiovese; mentre il Montepulciano d’Abruzzo si produce in Abruzzo da uve Montepulciano, un vitigno a bacca nera autoctono dell’Abruzzo.
Abbinamenti a tavola con il Nobile di Montepulciano
Il vino Nobile di Montepulciano andrà d’accordo a tavola con piatti piuttosto strutturati, ad esempio: cibi succulenti come la selvaggina, arrosti importanti, piatti di carne rossa come la famosa bistecca alla fiorentina, il Nobile risulta ottimo anche nell’abbinamento con formaggi stagionati.
Per gustare al meglio il Nobile vi consiglio di aprirlo almeno un’ora prima della degustazione. La temperatura ideale di servizio è tra i 16 e i 18 gradi.
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Luca Gardini