Perché i vini rossi costano più dei bianchi?

Perché i vini rossi costano generalmente più dei bianchi? Per rispondere a questa domanda è fondamentale analizzare i fattori che determinano il prezzo di un vino in generale.

Alcuni fattori possono essere il costo dei terreni sui quali vengono coltivate le viti e la densità di impianto. Altri possono essere il costo della manodopera, di consulenti e professionisti. Influiscono anche i costi di lavorazione, di produzione e di stoccaggio, i costi di packaging, e quelli di marketing e pubblicità.

I numeri in questo caso parlano chiaro. Se lo scopo di un’azienda è quello di fare vino di qualità a discapito della quantità, il prezzo del vino al dettaglio deve essere tale da permettere all’azienda di coprire le spese e garantire un buon risultato economico.

Esistono poi altri fattori, quali ad esempio la richiesta da parte del pubblico. Infatti, se la domanda supera l’offerta il prezzo di un vino in particolare, o di determinate tipologie di vino, aumenta inesorabilmente.

Per questo motivo i vini prodotti all’interno di una denominazione di successo, la cui fama sia già consolidata, ad esempio Barolo DOCG o Brunello di Montalcino DOCG, possono contare sull’interesse del pubblico.

Inoltre, alcune aziende, grazie alla fama ottenuta per il giudizio positivo della critica o per la solidità e storicità del marchio, possono applicare ai propri vini prezzi più alti. Estimatori e collezionisti saranno disposti a spendere cifre anche molto elevate per godere del piacere di un vino molto ambito e disponibile in commercio in quantità limitata.

Anche la capacità di invecchiare di un vino, e di poter attendere anni, se non decenni, prima di essere bevuto, incide notevolmente sul suo prezzo e anche l’annata di produzione gioca il suo ruolo.

Andiamo ad analizzare questi aspetti, mettendo a confronto la produzione di vini bianchi e di vini rossi, sottolineando quali aspetti vadano a determinare una differenza nei costi, generalmente a favore dei vini rossi.

Costo dei terreni

Secondo un censimento ISTAT del 2021 in Italia ci sono circa 636.000 ettari di vigneto. Il valore è stimato attorno ai 50.000 euro per ettaro. Tuttavia, in determinate regioni vitivinicole, il costo per ettaro aumenta esponenzialmente, vi faccio alcuni esempi.

Nel territorio delle Langhe, in Piemonte, il prezzo di un ettaro vitato può variare da 200.000 a 2,5 milioni di euro. Nel caso di iconici cru, o piccoli appezzamenti, si raggiungono anche i 4 milioni di euro per ettaro.

In Toscana, sulle colline di Montalcino si va dai 250.000 ai 750.000 euro per ettaro. Nel territorio di Bolgheri si parte da una base di 200.000 euro per arrivare a circa 400.000 euro per ettaro.

Quelli citati sono esempi di zone vitivinicole che producono perlopiù vini rossi da lungo affinamento. Va da sé che per un imprenditore vitivinicolo investire su questi terreni comporti un enorme impegno economico, che si ripercuoterà sul prezzo finale del vino.

Densità di impianto

Per produrre uve di qualità è necessario che la resa per ogni ettaro vitato sia ridotta al minimo.

Questo costringe gli imprenditori a rinunciare a grappoli sanissimi di uva. Questo affinché tutto il nutrimento che la vite riesce ad attingere dal terreno, sia destinato ai pochi grappoli appesi ai tralci.

Per la produzione di vini rossi, in cui generalmente si va a ricercare una maggiore concentrazione di frutto e di sostanze estrattive, in particolare glicerina, pigmenti e tannini, le rese si abbassano più che per i vini bianchi. A parità di ettari vitati, quindi, si otterrà una quantità inferiore di grappoli da destinare alla produzione.

Costo della manodopera, di consulenti e professionisti

I costi della manodopera aumentano in base alla quantità di lavoro che si rende necessario in vigna e in cantina.

Dove la manutenzione dei vigneti e la raccolta delle uve debbano essere svolti a mano, senza l’ausilio di macchinari, come avviene su terrazzamenti o in particolari condizioni del terreno, è ovvio che venga richiesto un impiego maggiore di personale qualificato. Tuttavia questo avviene sia per la raccolta di uve a bacca bianca che per quella di uve a bacca rossa.

Possono incidere sul costo del personale anche i costi dovuti alla supervisione e all’intervento, in vigna o in cantina, di professionisti e consulenti. Questi svolgono periodici controlli, analisi e interventi sui vigneti, sulle uve e sulle masse in vinificazione.

Si tratta perlopiù di agronomi e enologi, la cui esperienza e preparazione è determinante per il buon esito dell’intera produzione. Più lungo è il processo produttivo, come avviene per i vini rossi rispetto ai bianchi, più lavoro sarà richiesto a tali professionisti, e questo ovviamente comporterà dei costi.

La firma di un famoso enologo su un vino, può sicuramente incidere sul prezzo finale.

Costi di lavorazione, di produzione e di stoccaggio

Sappiamo che per ottenere un vino rosso si debba estrarre il pigmento contenuto all’interno della buccia.

La polpa della stragrande maggioranza delle uve è incolore. Per ottenere un vino bianco è in genere sufficiente separare la polpa dalle bucce, e scartare queste ultime. La produzione di un vino rosso, invece, richiede una lavorazione ulteriore, che prevede l’impiego di macchinari per il tempo necessario affinché le bucce restino a contatto con il mosto, rilasciando colore.

Terminato il processo di vinificazione, il vino bianco subisce generalmente un processo di affinamento in vasche di acciaio inox, per stabilizzarsi prima di essere imbottigliato.

Il processo di produzione dei vini rossi è generalmente più lungo. La fase di affinamento può durare da pochi mesi a diversi anni e spesso si svolge con l’ausilio di botti e barriques dal costo molto elevato. Questa sosta prolungata comporta naturalmente un impegno economico per l’imprenditore, che deve quindi attendere un certo lasso di tempo prima di poter monetizzare.

Costi di packaging, di marketing e di pubblicità

Un tema molto attuale è quello del packaging del vino, sia per il costo del vetro, che ha subito un’impennata negli ultimi anni, ma anche in riferimento alla sostenibilità e all’impatto ambientale.

Per quanto riguarda i costi di confezionamento, un vino rosso da lungo affinamento richiede in genere un investimento superiore. Il vetro dovrà essere scuro e resistente, il tappo in sughero di alta qualità e l’alluminio rinforzato per le capsule. Le bottiglie vengono talvolta sigillate con ceralacca, o avvolte nella carta per evitare che l’etichetta si danneggi, spesso vengono riposte in cassette di legno.

Maggiore è il pregio della bottiglia, maggiore è in genere il peso della confezione e questo si ripercuote naturalmente sui costi di trasporto.

Ogni azienda decide di investire cifre più o meno importanti sulla promozione e diffusione del proprio brand, ingaggiando agenzie di grafica e comunicazione, uffici stampa, testimonial o attraverso sponsorizzazioni e pubblicità.

Annata di produzione

L’andamento stagionale incide notevolmente sulle rese e sulla qualità delle uve e del vino e questo può avere un impatto notevole sui prezzi dei vini.

I vini rossi possono essere più o meno predisposti all’invecchiamento in base al risultato di una vendemmia rispetto ad un’altra. I vini bianchi, invece, devono essere consumati entro uno o due anni dalla loro commercializzazione, con molte ed eccellenti eccezioni, e che risentono meno di queste variabili.

Il prezzo di un vino da lungo invecchiamento, in un’annata valutata eccellente dalla critica di settore, può variare sensibilmente rispetto allo stesso vino prodotto in un’annata considerata inferiore.

Al termine di questa analisi si collocano il giudizio della critica, la solidità e storicità di un marchio e la notorietà di una denominazione.

Questi aspetti, anche se non legati a costi di produzione, hanno un loro peso nella determinazione del prezzo di un vino.

Vanno tutti presi in considerazione, in una lettura completa di quelle che sono le complesse e affascinanti dinamiche che regolano il mercato del vino. Si tratta di aspetti imperscrutabili, a volte misteriosi e frutto del caso, ma in genere risultato dell’intuizione e dello sforzo di professionisti e imprenditori.

Luca Gardini

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