
Degustato per noi dagli amici de Il Gusto Relativo

Scoprire
e raccontarvi l’enografia Toscana è un compito assai duro, ma la passione,
l’amore per la terra e la qualità dei suoi prodotti sono il motore che spinge
questo mezzo e che spesso si trova a percorrere strade meno conosciute ma
decisamente “fatte bene”. Lungo questi percorsi, nelle vicinanze di San
Gimignano (zona vitivinicola molto conosciuta per merito della sua Vernaccia
DOCG), nel cuore del “potente Chianti” si trova Villa Pillo un’azienda risalente al medioevo, di circa 500 ht. di
terreno coltivato e boschivo. Oggi di proprietà dei coniugi John e Kathe Dyson,
Villa Pillo è un’azienda che abbina la tradizione toscana all’innovazione
“d’oltre oceano” che i Dyson hanno voluto e saputo implementare; il terreno,
coltivato a vite, conta, all’incirca, 40 ht., vitati principalmente con
varietà internazionali (Syrah, Cabernet e Merlot), ma inevitabilmente “ospitate”
dal padrone di casa: il Sangiovese. Proprio il Sangiovese, lo stesso vitigno
che è alla base sia del Chianti che del Chianti Classico, quasi oscurato e
messo in secondo piano da queste due DOCG che lui stesso trasforma, oggi, sarà
l’oggetto della nostra degustazione. Il protagonista è il Cypresses un sangiovese in purezza che Villa Pillo decide di
affinare in tonneaux da 7ht per limitare anche l’eccesso di tannino. Il Cypresses si presenta con un manto
rosso rubino, di buona intensità, dall’unghia mogano, trasparente e senza
particelle in sospensione. Al naso risulta abbastanza complesso presentando un
certo numero di famiglie ben distinte ed in successione, che lo rendono,
quindi, un vino fine, schietto e di buona intensità olfattiva. La sua
complessità è garantita, anzitutto, da una buona nota erbacea che risulta
essere l’elemento in primo piano, sentore a cui fa seguito un buona nota
fruttata che richiama frutti a bacca rossa (caratteristica è, in particolare,
la ciliegia). In chiusura due sono gli elementi di maggior interesse per questo
vino; il primo richiama la pungenza (olfattiva) tipica di note speziate ed il
secondo, che chiude la successione di famiglie odorose, porta al naso un
gradevole sentore vanigliato. In bocca il Cypresses
entra con un bel tannino abbastanza preciso e deciso, ma che si affievolisce
poco dopo pur rimanendo ben equilibrato su tutte le parti della bocca. I
fondamentali, in bocca, risultano ben equilibrati ed il vino, in definitiva, si
può identificare come: leggermente sapido, caldo e qualcosa in più che
leggermente tannico. In chiusura, per le sensazioni retro olfattive, si può ben
distinguere una leggera nota “amaricante” che rimane, qualche secondo in più,
presente sul fondo della lingua e che lascia la bocca pulita ed asciutta.
http://www.ilgustorelativo.com/video-degustazione-cypresses-2012-igt-villa-pillo/