Il menù delle feste. Quali vini scegliere?

Come ogni anno, ci ritroviamo a ridosso delle Festività quasi senza rendercene conto. Tra la corsa per la scelta dei regali e i progetti per le vacanze, è anche il momento di cominciare a pensare al menù delle cene. Sì, perché Natale e Capodanno sono anche tradizionali occasioni per tavole pantagrueliche, imbandite di ogni ben di Dio. Se state cominciando a consultare i siti di cucina alla ricerca delle ricette per i menù delle feste, allora è anche il momento di scegliere i vini per le cene e i pranzi più importanti dell’anno.

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Non fatevi prendere alla sprovvista, perché abbinare i vini giusti a tavola vuol dire esaltare le pietanze e rendere l’esperienza di un piatto indimenticabile. Senza contare che le Feste possono essere anche una buona occasione per farvi un regalo da soli e acquistare qualche bottiglia speciale, che da tempo desiderate assaggiare.

L’Italia è un Paese dalle straordinarie tradizioni enogastronomiche e ogni regione ha le sue ricette tipiche per il menù delle Feste. Sarebbe un’impresa impossibile proporre i vini adatti per ogni specifico piatto. Tuttavia, ci sono alcuni punti in comune da cui possiamo partire per dare qualche consiglio sui vini. Indicazioni che possono valere dalle Alpi alla Sicilia. Senza voler entrare nello specifico dei singoli menù, ci sono due momenti comuni a tutte le cene delle Feste: l’inizio e la fine, ovvero gli antipasti e i dolci. E proprio da qui partiremo.

Antipasti

La scelta dei vini per l’antipasto è sempre importante. L’antipasto è il momento del primo brindisi della serata, del calice che ci introduce al piacere conviviale della tavola. Sia nel caso di un classico antipasto di salumi misti, che di un antipasto di pesce o magari di verdure e torte salate, la scelta del vino da abbinare è piuttosto facile. Si tratta di piatti semplici, spesso saporiti e nel caso di salumi, a volte con una componente grassa. Il vino più adatto per cominciare la cena è senza dubbio un Franciacorta Satèn, un Franciacorta Brut, un Trento Doc Brut, o comunque uno spumante Metodo Classico Blanc de Blancs. Si tratta di etichette che per finezza, raffinata delicatezza e freschezza, sapranno accompagnare in modo perfetto le vostre entrée con un tocco di classe.

Se invece preferite qualcosa di più particolare, dal gusto più austero e secco, allora la scelta può cadere su un Franciacorta o un Trento Doc Pas DoséPer i più raffinati ed esigenti, possiamo consigliare uno Champagne Brut Blanc de Blancs, compagno ideale di qualsiasi antipasto e momento di festa.

Se invece non amate le “bollicine”, allora potete accompagnare i vostri antipasti con vini bianchi freschi, giovani e non troppo strutturati, come un Gavi o un Alto Adige Müller-Thurgau.

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Dolci

Se in passato ogni regione aveva le sue tradizioni nel campo dei dolci, da tempo il Panettone e il Pandoro hanno conquistato e globalizzato il Natale. Anche se le specialità tipiche del territorio continuano a sopravvivere, non c’è cenone senza uno dei due grandi dolci natalizi, ormai simboli indiscussi delle Feste.

Sgombriamo subito il campo da un equivoco, gli Spumanti Metodo Classico e gli Champagne, Pas Dosé, Extra-Brut e Brut, non vanno mai bevuti con i dolci. L’abbinamento dei dolci con i vini, segue il principio della concordanza, quindi con i dessert vanno serviti solo vini dolci e con un grado di dolcezza pari o maggior, rispetto al dessert che devono accompagnare.

Con il Panettone e il Pandoro, l’abbinamento perfetto è con un Moscato d’Asti “tappo raso”. La dolcezza aromatica del moscato e la sua leggera effervescenza, sapranno esaltare il gusto del Panettone e del Pandoro.

Se poi vogliamo esagerare e aggiungere a fine cena anche della piccola pasticceria secca, dei dolci a pasta di mandorle, ecc… allora potremo aprire anche una bottiglia di Passito. Qui possiamo spaziare a secondo della dolcezza del dessert e dei gusti personali, dal Ramandolo e Picolit friulani, fino ai Passiti di Pantelleria, passando per il Vin Santo toscano, ideale per i cantucci.

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Primi piatti

Qui la questione comincia a complicarsi. È veramente difficile scegliere un vino “universale”. Un vino che possa abbinarsi alle diverse cucine regionali, che propongono una grande quantità ed eterogeneità di piatti. Dovremo per forza semplificare e ragionare per categorie, magari dividendo tra risotti, primi piatti di mare e primi piatti con sughi di carne. Per i risotti di mare, che uniscono la cremosità e la tendenza dolce dell’amido del riso con il gusto delicato e sapido del pesce o dei crostacei, possiamo scegliere un Collio Malvasia Istriana, un Collio Sauvignon, un Lugana o un Soave Classico. Con i risotti alle verdure sarà perfetto un Prosecco Superiore Brut di Conegliano Valdobbiadene o un Collio Chardonnay. Infine, con i risotti con i funghi, dal gusto più persistente, abbineremo un vino più profumato, fresco e leggermente aromatico, come un Alto Adige Müller-Thurgau o un Alto Adige Sylvaner.

A una classica pasta con i frutti di mare, agli spaghetti alle vongole, alle cozze, ecc… possiamo abbinare un Vermentino di Gallura, un Soave Classico, un Greco di Tufo o un’Elba Bianco. Le paste con sughi di carne o le paste al forno,  trovano i migliori abbinamenti con rosé di buona struttura come un Bolgheri Rosato, o con rossi giovani e leggeri come un Bardolino, un Alto Adige Santa Maddalena o un Sangiovese di Romagna.

Secondi Piatti

Anche in questo caso i menù sono così ricchi di scelte che dovremo raccogliere le pietanze in ampie categorie: secondi piatti di mare, di carni bollite, arrosto o in umido.

Cominciamo con i menù di mare, che spesso sono la scelta più tradizionale per la cena della Vigilia di Natale. Se per secondo portate in tavola un pesce al forno, al cartoccio o al sale, allora potrete orientarvi su un Fiano di Avellino, un Verdicchio dei Castelli di Jesi, un Colli Orientali Friulano, un Collio Bianco o un Frascati Superiore. Per chi ama i crostacei, possiamo suggerire vini freschi e profumati come un Alto Adige Sauvignon, un Collio Chardonnay o un Alto Adige Riesling piuttosto giovane.

Per accompagnare un classico carrello di bolliti misti, potrete scegliere tra vini rossi di buona freschezza come una Barbera piemontese, un’Oltrepò Pavese Bonarda o un buon Lambrusco. Se invece la scelta è ricaduta su una tagliata o un arrosto di manzo, allora saranno perfetti un Chianti Classico, un Bolgheri rosso o un Vino Nobile di Montepulciano.

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Nel caso di carni bianche, la scelta sarà orientata verso vini rossi meno strutturati, più delicati e fini come un Alto Adige Pinot Nero, un Cerasuolo di Vittoria, un Valpolicella Superiore o un Rosso Conero. Se invece avete preparato un secondo piatto impegnativo, come un brasato o uno stracotto, potrete scegliere vini importanti, di grande struttura e persistenza, come un Barolo, un Gattinara, un Taurasi, un Sagrantino di Montefalco, un Aglianico Superiore del Vulture o un Amarone della Valpolicella.

Formaggi

Per chi non si accontenta e ama chiudere la cena con un tagliere di formaggi, consigliamo l’abbinamento con vini bianchi da vendemmia tardiva o con vini Passiti con troppo dolci e con una buona freschezza.

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